Ci sono servizi che si sono reinventati in questo particolare periodo storico, tra cui i servizi educativi rivolti ai più giovani. All’Arco abbiamo investito nella formulazione di un nuovo tipo di servizio, l’”animazione digitale”. Un’animazione intesa come un modo di relazionarsi e intrattenere i ragazzi attraverso una serie di giochi online ideati da educatori professionali, in cui i giovani possano mettersi alla prova e divertirsi senza dimenticare la dimensione del gruppo, che diventa la squadra con cui si gioca, seppur a distanza.
Contest online a squadre, escape room digitali, quiz sul web: l’obiettivo è educativo e permette ai ragazzi di imparare a utilizzare strumenti nuovi, che in questo momento di emergenza ci consentono di comunicare con gli altri, con l’idea di impiegarli anche in futuro. Un concetto che rientra in quello della gamification, ovvero l’utilizzare elementi mutuati dai giochi e dalle tecniche di game design in contesti diversi, come quello educativo: a ideare le sfide e a seguire i ragazzi infatti ci sono gli educatori professionali dell’Arco, impegnati a organizzare i gruppi a valutarne la dotazione tecnologica (sono sufficienti smartphone e un pc per gruppo), stimolandoli a progredire nelle prove e supportandoli qualora si trovassero in difficoltà. Punti, sfide, competizione tra squadre, mezzi interattivi, sono utilizzati come strumenti efficaci nel coinvolgere attivamente i ragazzi.
In questo modo l’attività si configura come rispondente alle funzioni solitamente chieste ai servizi diurni aggregativi e giovanili: oltre alla funzione ludico creativa della gamification, l’iniziativa mantiene la funzione educativa – imparare a utilizzare la tecnologia con fini sociali e scoprirne nuove potenzialità per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza – e la funzione aggregativa. Insieme a distanza, infatti, si tessono e ritessono relazioni e si attivano leadership, problem solving e altre competenze.