da Libertà, 17/01/15
Si chiama Logos ed è un progetto di integrazione che a partire dai prossimi giorni coinvolgerà 300 giovani dagli 11 ai 25 anni. Capofila del progetto è il Comune di Piacenza che verrà affiancato dalle cooperative sociali L’Arco, Sol. Co, Goccia di Terra e dai Comuni di Fiorenzuola, Lugagnano, Carpaneto, Monticelli, Sarmato e Gropparello. I fondi sono stati stanziati dall’Ue. Si tratta di 170mila euro, a cui i soggetti organizzatori hanno affiancato 56mila euro, arrivati dal Fei ovvero il Fondo Europeo per l’integrazione.
Logos è un progetto di integrazione che parte dal basso utilizzando i giovani e la scuola come strumento di propagazione dell’integrazione per poi arrivare alle famiglie e in generale alle diverse culture che coesistono nella nostra società.
Logos, inoltre, si inserisce in percorso di integrazione già avviato tramite altri progetti messi in atto dalle varie realtà territoriali, diventando, di fatto, un proseguimento dell’azione continua di istituzioni e realtà sociali.
«Per il momento storico che stiamo vivendo, parlare di integrazione, è cruciale – ha detto l’assessore Giulia Piroli – vorrei sottolineare che al progetto hanno aderito amministrazioni di centro sinistra e di centro destra». Ma capiamo meglio le articolazioni del progetto e quindi le attività che saranno proposte da qui fino alla fine di giugno.
«Organizzeremo laboratori del riuso, promuoveremo l’utilizzo consapevole dei social network e ci occuperemo dell’inserimento lavorativo dei ragazzi – ha detto Donatella Vaghini, coordinatrice Sol. Co -. Dal punto di vista educativo, progetti come questo hanno un valore educativo immenso, perché riescono a prevenire fatti di violenza».
Coinvolti nel progetto, oltre ai ragazzi, ci saranno anche i genitori e la comunità tutta: «Ci saranno momenti di confronto con le famiglie per ragionare sui propri valori di riferimento, ma anche sull’essere genitori e poi ci saranno momenti di educazione alla cittadinanza – ha detto Daniela Dallavalle, coordinatrice L’Arco -, il nostro intento è quello di creare momenti concreti a cui tutta la comunità possa partecipare».
In occasione dell’avvio del progetto è stata realizzata anche una pagina Facebook: Progetto Logos.
«Non ci sarà nessun paternalismo nella nostra azione volta all’integrazione – ha detto il dirigente del Comune di Piacenza, Giuseppe Magistrali – dovremo dare voce anche alla rabbia e alla frustrazione di questi ragazzi».
Nicoletta Novara