Promuovere la fiducia dei ragazzi in sé e negli altri per contrastare la violenza di genere e tra pari: è questo l’obiettivo del progetto “#MiFidoDiTeMiFidoDiMe”, finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che si propone di realizzare percorsi di prevenzione nelle scuole, nei centri di aggregazione del territorio e in alcune strutture di accoglienza, lavorando oltre che con i ragazzi anche con gli insegnanti e gli educatori dei centri.
Il progetto è coordinato dalla cooperativa sociale L’Arco in partnership con le cooperative sociali Casa del Fanciullo e Oltre e le associazioni La Ricerca e CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione), nato dalla volontà di costruire una rete di supporto sul tema a partire dall’impulso dato dal progetto VIEW: Violenza, Impresa E Welfare – Il ruolo della cooperazione per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile del Gruppo di Lavoro Violenze & Welfare della Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna, che ha poi generato un tavolo promosso da Confcooperative Piacenza e SVEP, Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza.
#MiFido prevede un lavoro nelle classi con studenti, insegnanti, ragazzi ed educatori di centri di aggregazione e con donne in difficoltà, da gennaio fino alla fine di maggio 2019.
Dove si svolge:
- nei centri educativi e di aggregazione giovanili: Spazio Giovani Sarmato gestito da Coop L’Arco, Centro Educativo Tandem di Piacenza gestito da Casa del Fanciullo, Centro Educativo Step di Piacenza gestito da Oltre, Centro Giovani Corte di Cortemaggiore gestito da La Ricerca e L’Arco;
- presso l’agenzia formativa Tutor e l’ente di formazione e aggiornamento professionale di Borgonovo Val Tidone e Piacenza ENDO-FAP Don Orione;
- nelle scuole piacentine: I.T.S. Commerciale e per Geometri ”Alessio Tramello”, Liceo Artistico Cassinari, Istituto Casali, Liceo Gioia (durante la Settimana della flessibilità) e Liceo Colombini, Istituto Tecnico Agrario Raineri Marcora. Le classi saranno coinvolte in quattro incontri per un totale di 6 ore, mentre la formazione dedicata agli insegnanti di ogni istituto sarà di circa 3 ore.
Il lavoro proseguirà inoltre con un gruppo di donne migranti e in situazioni di difficoltà, in collaborazione con Protezione della Giovane (ACISJF, Associazione Cattolica Internazionale), Associazione La Ricerca e Associazione Arcobaleno.
Il progetto è supervisionato da Michele Marangi, docente di media-education della Università Cattolica del Sacro Cuore e da mediatori e psicologi esperti sulla violenza di genere del CIPM; una parte del progetto è dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, che, come la violenza, sono collegati alla mancanza di stima in sé e nell’altro.
L’innovatività del progetto sta nel lavoro sulla fiducia centrato sulla produzione di messaggi da parte dei ragazzi, e sulla loro rielaborazione e implementazione fatta nel gruppo dei pari.
Si partirà dalla decodifica ed elaborazione di messaggi che arrivano ai ragazzi da Internet, dalle persone, da tv, cinema, giornali e social network. I media digitali in particolare sono uno strumento utile per interrogarsi su cosa sta capitando “attorno a noi”, ma anche per rispecchiarsi.§
Ma i ragazzi oltre che spettatori sono produttori e condivisori di messaggi: per questo si lavorerà soprattutto in un’ottica produttiva dei messaggi stessi, perché producendo, ideando, facendo si può comprendere in maniera diretta ed efficace la conseguenza della propria azione creativa. Una volta realizzati i prodotti, che siano progetti social, flyer, adesivi, video, ecc., sarà importante che i ragazzi li “testino” comunicandoli, vedendo l’effetto raggiunto tramite la condivisione con altre persone in un’ottica di peer education, per creare nicchie virtuose e desiderio di saperne di più rispetto ai temi del progetto.
Tutti i prodotti realizzati dai ragazzi saranno contrassegnati dagli hashtag #MIFIDO e #ITRUST.
Per info: Alessandra Bassi | alessandra.bassi@arcopiacenza.it | 338.8015762