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E’ ufficiale: niente grigliata il 25 aprile, niente marcia e niente concerto il primo maggio… ma abbiamo la soluzione! Un contest, una serie di giochi con gli amici da fare esclusivamente stando ognuno a casa propria.

I nostri educatori hanno ideato ARCONTEST, una serie di sfide per i ragazzi dei centri giovani L’Arco dai 14 anni in su e per i gruppi di animatori dei nostri centri estivi, da svolgersi esclusivamente su Internet: 3 manche, 1 settimana di gioco – dal 25 aprile al 3 maggio – e un tema, quello della trilogia cinematografica “Ritorno al futuro”, un’icona del cinema degli anni Ottanta.

Una scelta fatta non a caso: si tratta di un contest sperimentale, che “guarda avanti”, proprio come i protagonisti dei film. L’obiettivo è educativo e permette ai ragazzi di imparare a utilizzare strumenti nuovi, che in questo momento di emergenza ci consentono di comunicare con gli altri, con l’idea di impiegarli anche in futuro. I partecipanti dovranno risolvere le sfide in diversi modi, ad esempio entrando online in musei e location inusuali, o tramite strumenti come Google Maps, solitamente usato come navigatore, mentre all’interno del gioco avrà una funzione di scoperta e allargamento dei nostri confini.

Ragazze e ragazzi in squadre da 4 a 6 partecipanti dovranno far fronte a una serie di prove ed enigmi in successione suddivisi in 3 turni (4 prove per ogni turno), che verranno inviate nei giorni di sabato 25 aprile, martedì 28 aprile e venerdì 1 maggio. Vincerà la squadra che avrà totalizzato più punti allo scadere delle 16 di domenica 3 maggio, rivelata sui canali social dell’Arco e premiata in un party che verrà organizzato non appena sarà possibile. Verranno premiate anche le squadre che si saranno distinte durante la competizione per astuzia, simpatia, o creatività.
Un’idea quella di Arcontest che rientra nella logica della gamification”, ovvero dell’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e dalle tecniche di game design in contesti diversi, come quello educativo: a ideare le sfide e a seguire i ragazzi infatti ci sono gli educatori professionali dell’Arco, impegnati a organizzare i gruppi a valutarne la dotazione tecnologica (sono sufficienti smartphone e un pc per gruppo), stimolandoli a progredire nelle prove e supportandoli qualora si trovassero in difficoltà.

Un’attività, quindi, che si configura come rispondente alle funzioni solitamente chieste ai servizi diurni aggregativi e giovanili: oltre alla funzione ludico creativa della gamification, l’iniziativa mantiene la funzione educativa  – imparare a utilizzare la tecnologia con fini sociali e scoprirne nuove potenzialità per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza –  e la funzione aggregativa. Insieme a distanza, infatti, tessiamo e ritessiamo relazioni, mettiamo in movimento la leadership, il problem solving e altre competenze.

In un momento così difficile e imperscrutabile, restiamo attivi e ci rivolgiamo ai giovani: l’intenzione è quella di ricucire le relazioni cercando nuove modalità e nuovi strumenti, valorizzando al contempo la domesticità, ovvero interventi per educare a #restareacasa, in maniera sperimentale, così come il coinvolgimento di tutta la rete dei nostri centri ha una valenza sperimentale: parteciperanno infatti ragazze e ragazzi di Spazio Giovani Sarmato, Quasi C’entro di Gragnano Trebbiense, Centro di Aggregazione di Castell’Arquato, Centro Pacià di Gropparello, Centro Giovani Corte di Cortemaggiore, Sala Jungle di Lugagnano Val d’Arda e i gruppi di animatori dei centri estivi di Carpaneto Piacentino, Castell’Arquato, Roveleto di Cadeo, Fiorenzuola d’Arda, Gragnano Trebbiense, Lugagnano Val d’Arda, Sarmato.

 

 

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